Bollettino giugno 2017

Con questo numero zero del bollettino si vuole significare agli amici quanto l’Opera San Giobbe continui a fare, dopo 71 anni dalla sua fondazione. Il sito, che per altro è in rifacimento, racconta un po’ di tutti questi anni, ma con il bollettino vogliamo farvi vivere il lavoro quotidiano della San Giobbe, raccontarvi le iniziative che stiamo prendendo, i programmi che abbiamo definito, ma anche farvi vivere con noi e con le nostre Visitatrici ed i nostri Visitatori i contatti con le persone a cui cerchiamo di dare una mano.
Ovviamente staremo ben attenti a non lasciar trapelare nessuna informazione che possa condurre a riconoscere i nostri assistiti, poiché la riservatezza è per noi un elemento fondamentale. Le persone che seguiamo non sono abituate ad essere aiutate: trovarsi, dopo un periodo di tranquillità economica, improvvisamente senza mezzi rende difficile persino rivolgersi agli enti che potrebbero intervenire.
Gli assistiti sono circa una trentina, ma qui vogliamo raccontarvi di tre casi che stiamo seguendo con maggiore impegno perché necessitanti di aiuti non solo economici.
Naturalmente i nomi sono di fantasia, ma in rosso segnaliamo i problemi che forse qualcuno può darci una mano a risolvere.

Luigi
I Genitori avevano un’avviata attività commerciale e stavano davvero molto bene. Rovesci vari hanno portato Luigi in uno stato di grossa difficoltà economica. Lo abbiamo aiutato a cambiare casa, trovandone una ad un costo nettamente inferiore; lo abbiamo aiutato ad effettuare il trasloco e a sistemarsi. Abbiamo seguito le pratiche perché ottenesse, lui e la moglie, la pensione minima che sta ormai arrivando.
Ridotte le spese, trovati gli introiti delle pensioni, stiamo ora riducendo il contributo economico che gli abbiamo sin qui garantito mensilmente, per diminuirlo via via in quanto ora anche un figlio è in grado di dare un minimo di supporto.
Luigi si è sempre occupato degli aspetti burocratici delle aziende. Oggi cercherebbe un lavoro di fattorino per portare pratiche negli uffici, andare alle Poste, al catasto, ecc.

Rebecca
Bello e grande l’alloggio dove Rebecca e la sua famiglia vivevano, ma i molti debiti contratti rischiavano di farlo andare all’asta. Abbiamo sostenuto Rebecca con un supporto economico per alcuni mesi e poi, grazie ai nostri professionisti, siamo riusciti a farle vendere l’appartamento nel modo migliore possibile, dati i tempi (e comunque sempre meglio di quanto potesse ricavare da un’asta), rimanendo a Rebecca ed alla famiglia un po’ di denaro che permette loro di vivere. Saldati tutti i debiti, si è così anche salvata una casetta in un paese piemontese che rischiava di essere coinvolta nell’asta. Ora è in vendita, anche se sappiamo quali difficoltà il mercato presenti.

Severino
La perdita dei genitori giovanissimi lo ha costretto ad una vita in orfanotrofio. Oggi, dopo esser riuscito a studiare, vive con la sua compagna ed una bambina piccola in un lindo appartamentino, molto curato. Conoscendo tre lingue, lavora come portiere di notte in un albergo di Milano, sobbarcandosi il viaggio Torino Milano tutti i giorni. Ultimamente gli sono state ridotte drasticamente le ore e quindi la retribuzione. La San Giobbe gli dà un piccolo contributo ed intanto lui sta cercando un impiego a Torino che gli consenta di star un po’ di più con la famiglia e di guadagnare a sufficienza per il suo mantenimento.

Gianna
Non facile la sua situazione. Piantata dal marito, assolutamente scomparso, diversi anni fa, con un figlio ormai grande ma con importanti problemi di salute, Gianna sin ora era riuscita a mantenere un dignitoso livello di vita. Ora non ce la fa più. È stata sfrattata e tra pochissimo deve lasciare i piccoli locali dove viveva; la San Giobbe è intervenuta per pagare le bollette della luce perché abbia almeno il riscaldamento e l’acqua calda e si sta ora dando da fare per trovare un posto dove possa ricoverare momentaneamente i suoi mobili ed un luogo dove dormire nei prossimi mesi. Intanto la San Giobbe sta cercando attivamente una casa a costi contenuti, garantendo al padrone di casa l’affitto certo per almeno il primo anno. Gianna è abbastanza giovane, moto ben educata, è una persona di compagnia estremamente piacevole, in grado non solo di fare la badante (cose che accetterebbe ben volentieri, anche se non a tempo pieno avendo il problema del figlio). Ha urgentemente bisogno di una casa economica…